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Ospedale di Kalika, belle sorprese e una nuova sfida

Eccomi qui con il mio solito tempismo, non certo adatto al mondo dei social, ma cosa devo dirvi… Un po’ mi faccio prendere dalla pigrizia da scrittura ed un po’ la vita caotica mi fagocita ogni volta che rientro dal Nepal. Ma due parole e una riflessione su passato, presente e futuro del nostro presidio sanitario a Kalika le posso e devo fare.

Ormai sono dieci anni che l’ospedalino è in funzione e dodici che io e Francesco frequentiamo la regione del basso Dolpo.

Siamo ancora increduli che ora ci sia una strada che dall’aeroporto di Jupal a spizzichi e bocconi, cambiando tre volte quelle improponibili jeep che possono scorazzare così allegramente solo in Nepal, camminando per alcuni tratti, si riesce ad arrivare a Tribani, e da lì in tre comode ore di simpatica salita si arriva a Kalika. comunque tutto in una giornata anche se un po’ lunghina come giornata, i 2/3 giorni di trekking sono ormai un bel ricordo. Bella faccenda e comodità, certo, la gita non è più romantica come al principio ma noi contro i tempi moderni e la storia mica possiamo andare, e poi parliamoci chiaro noi a casa nostra ce la scialiamo in autostrade e loro devono rimanere su scomodi sentieri perché noi abbiamo bisogno di fare una gita a piedi per ritrovarci ed essere felici. Sarebbe un po’ egoista, non vi sembra?

Inoltre questa modernità ha portato ancora più pazienti alla struttura.

Da aprile a Kalika è arrivato un nuovo medico di grande esperienza riguardo la medicina di frontiera, ed in pochi mesi ha dato la sua impronta alla struttura, ora sembra organizzata bene o almeno molto più vicina ai nostri parametri.

Tant’è che alla sua richiesta di poter avere energia elettrica e acqua calda 24/7 non ci siamo sentiti di dire che per noi già è complicato racimolare i denari per il budget annuo, ma abbiamo promesso che valuteremo attentamente il progetto e il relativo preventivo per fornire la struttura di un impianto fotovoltaico adatto alle esigenze del nostro bel ospedalino.

Restate in attesa degli sviluppi di questa nostra nostra piccola, grande, sfida.

Marco, lo Zaffa, Zaffaroni

 

Post di fine anno

Siamo arrivati ai titoli di coda per quest’anno, ma prima di buttarci a capofitto nel 2019 pensiamo sia di dovere un post per salutarci, tracciando un bilancio del 2018 e raccontandovi delle nostre ultime iniziative. Abbiamo ben pensato di partire da ottobre, data del nostro ultimo sopralluogo in Nepal.

Ero curioso di capire com’era la situazione della strada da Jupal a Kalikaracconta lo Zaffavisto che i lavori di costruzione della strada proseguono e ora la strada c’è, anche se non ancora ultimata, ma il traffico veicolare è per il momento insignificante. Comunque è chiaro che a breve il romantico e avventuroso trekking verso il nostro ospedale sarà solo un ricordo. Ma posso dire con sicurezza che io e il amico Ciccio abbiamo assistito a cambiamenti davvero epocali nella regione del Dolpo“.

Il sopralluogo all’ospedale di Kalika è andato bene, in un anno, mediamente le visite effettuate sono fra le 10 e le 12 al giorno, le degenze sono limitate a casi molto seri, ma a prescindere non si protraggono oltre qualche giorno.

I costi annuali dell’ospedale sono di 51000 euro, e comprendono il mantenimento della struttura, gli stipendi del personale e l’acquisto dei medicinali.

Per quanto riguarda la scuola avevo la necessità di tornare per vedere con i miei occhi – continua lo Zaffa che anche l’ultimo dei tre stabili con quattro aule e i servizi fossero completati. E pur non trovando gli alunni, sapevo che era un periodo di vacanza, siamo stati piacevolmente colpiti perché i lavori sono stati terminati ad arte, senza contare il fatto che è evidente che le strutture sono state utilizzate e vissute“.

Sempre relativamente alla scuola i lavori sono stati ultimati proprio ad ottobre, prima della visita della nostra delegazione. La scuola ospita circa 400 alunni (divisi su tre turni) in 10 aule. Abbiamo costruito anche una sala professori per i 12 insegnanti che si alternano nella scuola, quindi possiamo dire che questo progetto è andata a buon fine ed è già in funzione.

Il vostro sostegno è per noi fondamentale e con la nostra ultima iniziativa “Noi per il Nepal, il Nepal per noi“, la corsa benefica del 26 dicembre abbiamo raccolto 1850 euro grazie alla generosità dei 233 partecipanti.

Buon anno da Bistari Bistari Onlus e a prestissimo!

L’ecografo è arrivato sano e salvo a Kalika

Quest’anno ci sono, come avrete capito molto probabilmente dalla mancanza di comunicazioni,  “piccoli problemini” di connessione qui in Nepal.

Comunque eccoci di ritorno dal sopralluogo all’ospedale di Kalika, dove le cose sembra che vadano proprio bene, non posso che dirmi soddisfatto, anche perché l’ecografo è stato super apprezzato e messo immediatamente in funzione, devo ammetterlo, il dottore è proprio in gamba! Il fenomeno si è pure sposato con una delle infermiere, tanti auguri!!!

 

Abbiamo anche ricevuto i ringraziamenti per l’ecografo da una delegazione femminile, tutto molto bello ed emozionante! La costruzione della strada che risale il fiume verso la capitale Dunai prosegue e sorvoliamo sulle nostre considerazioni quasi esclusivamente emotive e di cuore…

Marco, lo Zaffa, Zaffaroni

 

A Kalika abbiamo conosciuto un nuovo medico pieno di speranze

Siamo a Katmandu e quindi eccovi alcune foto fresche, fresche da Kalika e dalla nostra camminata nel Dolpo.

Ma prima veniamo alle presentazioni, come detto nei giorni scorsi abbiamo conosciuto il nuovo giovane e rampante medico. Purtroppo il nome è impronunciabile, e come mi capirete anche molto difficile da scrivere. Sempre che si possa scrivere!

Il giovane comunque si è laureato e poi specializzato in rianimazione a Kiev (sì, in Ucraina!), ha 28 anni e una gran voglia di fare. Oltretutto ha le idee molto chiare, ha ripulito e risistemato i locali dell’ambulatorio, del laboratorio e della farmacia in maniera impeccabile, ma soprattutto impensabile per gli standard nepalesi.

Ora il nostro compito è quello di non fargli svanire l’entusiasmo. Ci ha chiesto un apparecchio per le radiografie e uno per gli ultrasuoni, e noi cercheremo assolutamente di accontentarlo!

Per quanto riguarda la nostra gita, come già detto, siamo arrivati a Katmandu questa mattina, mentre domani cominceremo ad avvicinarci a Thumi in auto, mentre il giorno successivo dovremmo arrivare sul posto per incontrare professori e studenti della scuola.